Medioevo
Santa Maria fu per tutto il medioevo il centro ecclesiastico e politico dell’intera Calanca; basti pensare che tutta la popolazione della valle era costretta a recarsi in Santa Maria per assistere alle funzioni divine. Anche i morti dovevano essere condotti a Santa Maria per ricevere la sepoltura. Inoltre gli amministratori e i giudici della valle avevano l’obbligo di risiedere in Santa Maria e solo qui si poteva tenere giudizio.
La storia politica medievale di Mesolcina e Calanca fu tutta sotto il segno dei signori De Sacco che governarono le due valli per oltre tre secoli, stabilendo con la loro politica estera dei forti legami sia con le terre oltre San Bernardino ( stato delle Tre Leghe) sia con il ducato di Milano. Santa Maria si trovava nelle mani dei De Sacco sin dal 1291, pur continuando a rappresentare un comune indipendente; furono quest’ultimi i committenti dei lavori per la costruzione della torre ai primissimi del XIV secolo.
Nel 1480 la valle passò nelle mani dei Trivulzio di Milano e nel 1496, per mettere fine alle pressioni svizzere da una parte e milanesi dall’altra (che rappresentavano un pericolo per l’autonomia della valle perché entrambi interessati al controllo del San Bernardino) tutti i comuni della Mesolcina e della Calanca entrarono a far parte della Lega Grigia, diventando parte integrante dello stato delle Tre Leghe. Questa data segna la definitiva appartenenza del Moesano al Grigioni.
Solo nel 1549 La Mesolcina e la Calanca riscattarono tutti i loro diritti dai Trivulzio diventando di fatto completamente libere da vincoli feudali.
Queste vicende spiegano perché pur appartenendo all’area linguistica italiana, Mesolcina e Calanca, non fanno parte del Ticino.